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Ascolta l'audio Dumbo docet


Ascolta l'audio Si può vedere con le orecchie

 

 

 

Dumbo docet                       Particolare di orecchio di elefante

Si vede con gli occhi, è vero, ma si può vedere anche acusticamente.

Visioni acustiche, che attengono all'udito. Il termine acustico ha la radice in ac, col senso di penetrare, e oùs, orecchio.

Visioni che penetrano nell'orecchio per arrivare al cervello, allora. L'atto di vedere attraverso i suoni. Un po' l'opposto di quello che Oliver Sacks enunciò nel titolo del suo libro Vedere voci, in cui parlava del linguaggio dei segni, privo di suoni.

Il suono colpisce l'orecchio con le sue onde ritmiche e concordi. Al contrario del rumore, discordante.

Suoni concordi, suoni discordi, suoni e corde. Come non avere per così dire la visione di una chitarra o qualcosa del genere che si suona facendo vibrare proprio delle corde, che snocciola accordi. Visione corretta nella sua assonanza, senza scordare però (e in questo caso non intendiamo scordare la chitarra nel senso di mollarne la tensione delle corde) senza scordare, dicevamo, che cor genitivo cordis in latino non significa corda, ma cuore.

Suoni e corde vibranti, suoni e cuore. Il suono colpisce l'emotività ed evoca visioni. Ecco che di nuovo torna quel legame tra orecchio e vista. Visioni-acustiche.

Questo è l'occhio bello e questo è suo fratello,
orecchietta bella, questa è sua sorella...

L'orecchio si può porgere per ascoltare con attenzione, si può avere orecchio per la musica, anzi, bisogna averlo come diceva una nota canzone, peraltro piuttosto orecchiabile.

Ma quanto sono utili le orecchie, per ascoltare ma anche per avere la percezione dello spazio, della distanza (per questo ne abbiamo due, una da una parte e una dall'altra del capo) dell'equilibrio, per portare... gli orecchini.

Anche le orecchie dei nostri fratelli animali ci possono tornare utili: se il gatto si lava le orecchie state pur certi che pioverà e se un cane drizza gli orecchi qualcosa sta per accadere.
Guardando poi le orecchie dell'elefante si può distinguere se è un elefante dell'Africa (ha le orecchie grandi e proprio a forma del continente africano) oppure se è indiano, con orecchie più piccole uguali all'India. Nell'orecchio una cartina geografica. Orecchie grandi e a sventola, in questi due casi. Ma si possono avere anche orecchie piccole, attaccate alla testa, si può avere un orecchio fino, un orecchio assoluto, ma anche orecchie da mercante che, non si sa bene il perché, non ascolta gli altri. Probabilmente, da buon mercante, si farà... gli affari suoi.

Se poi vuol suscitare qualche sospetto basta mettere una pulce nell'orecchio e il gioco è fatto. Quindi... attenzione perché anche i muri, come si suol dire, hanno le orecchie e quindi si potrebbe incorrere in una sonora tiratina di tali protuberanze, seppur non sia punto il nostro compleanno.

Come concludere queste giocose dissertazioni su acustica, orecchi, animali e modi di dire se non dicendo... chi ha orecchi per intendere intenda e..., buon ascolto.

 

Si può vedere con le orecchie?

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