Ascoltando la città
La città è un posto dove vivere, ma cosa vuol dire vivere la città?
Fare la spesa, andare al cinema,
trovare parcheggio, andare al mercato, guardare le vetrine, passeggiare
per le vie del centro.
Alla fine a questo si riduce abitare
la città. La nostra città, perché le altre, quelle che le visiti da
turista e le giri con in mano la mappa dei monumenti, quelle
le conosci meglio. Sai dove sono tutte le chiese, le piazze, gli scorci
caratteristici, neanche ci fossi nato lì. Potresti tranquillamente
accompagnare uno del posto e fargli da cicerone.
In effetti viviamo la nostra città
più che altro in modo pragmatico.
Ci sfuggono però i particolari,
e poi, soprattutto, non la sappiamo ascoltare.
Non la ascoltiamo per due ragioni:
il rumore di fondo non ci permette di assaporare acusticamente
i dettagli della città. É come una specie di velo che si posa
sopra la realtà e la rende indifferenziata. E noi che possiamo fare se non
difenderci e spostare i suoni in secondo piano, assorbendoli senza più
farci troppo caso.
Seconda ragione: siamo distratti,
ineducati al piacere dell'ascolto, sovrastati da ciò che vediamo a scapito
di quelle pennellate di suoni e rumori che potrebbero incantarci e
caratterizzare gli angoli della città.
La paura del silenzio, inoltre, dota
le persone di orpelli che riempiono orecchi e menti di suoni e musiche
continue, dai lettori portatili di musica alle autoradio, alle radio, alle
suonerie.
I dettagli sonori della città
Abbiamo detto che la città è fatta anche di dettagli sonori, pennellate che la connotano e
la caratterizzano. Una città si può riconoscere dunque anche attraverso i suoni
che ne scandiscono il ritmo e ne delineano gli angoli, ascoltando i suoni
e gli odori, anche ad occhi chiusi.
Ascoltando un vicolo di Genova
Genova è una città strana, sembra
costruita su se stessa. Passando nei vicoli del suo centro te ne rendi
conto perfettamente. E' fatta a strati, i suoi palazzi sono una
commistione di stili.
Genova è una città di mare dove lo
straniero è in qualche modo a casa sua. Genova è una grande madre che
accoglie tutti, una città in continuo mutamento pur restando sempre,
coriacemente, se stessa, superba e grande.
Nel suo centro, pancia che
ingurgita, tanti mondi, mondi diversi, lontani, che camminano sullo stesso
lastricato.
Arrivando a
Porto Maurizio
Ogni città ha le
sue porte. Una di queste è la stazione.
La fontana di
Piazza Dante a Oneglia
Un rondò e la sua
fontana al centro. Si sente l'acqua che scorre, ma si sentono e tante le
auto che indugiano nella rotondità della piazza come la pallina di una
roulette e poi proseguono via.
Le rane nel torrente impero a
Oneglia
Quando arriva la
primavera?
Una rondine non fa
primavera, ma le rane certamente sì.
Non ci puoi
credere la prima volta che le senti, dopo tanto invernale silenzio.
Te le eri
dimenticate, prepotenti, assordanti, che ti ubriacano.
Il venditore di
meloni
Meloni, meloni,
abbiamo belle pesche e pomodori... ed è quasi una compagnia.
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